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Via libera alla rinegoziazione mutui cassa CDP 2020

  • Lunedì 06 Aprile 2020
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  • Scritto da: Mira Redazione

Arriveranno 1,1 miliardi di minori spese a favore dei bilanci dei comuni e delle province e città metropolitane per l’anno 2020. I benefici derivano dalla operazione di rinegoziazione dei mutui approvata dalla Cassa Depositi e prestiti, che coinvolgerà 7200 enti e 34 miliardi di euro di debito residuo.

Nello specifico gli enti potranno rinegoziare i prestiti con capitale residuo non inferiore a 10 mila, anche quelli con scadenza ravvicinata, nonché i mutui degli enti in predissesto e quelli degli enti in dissesto (se hanno approvato il bilancio stabilmente riequilibrato).

Per la rata di giugno, posticipata al 31 luglio, viene sospeso il pagamento della quota capitale e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano di ammortamento vigente. La quota capitale della rata di dicembre sarà corrisposta nella misura dello 0,25% del debito residuo 2020, e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano post rinegoziazione, la cui scadenza minima è prevista per il 2043. I pagamenti riprenderanno a giugno 2021, comprensivi della quota capitale ordinaria post rinegoziazione.

Inoltre saranno ridotte le rate future, per l’allungamento della durata di molti dei mutui esistenti.
Come noto, tali economie fino al 2023 potranno essere utilizzate senza vincoli di destinazione anche per la parte corrente e quindi aiuteranno a fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

L’iniziativa si aggiunge a quella già varata nelle scorse settimane relativa alla sospensione delle rate dei mutui dei comuni ricompresi nell’iniziale zona rossa delle regioni Lombardia e Veneto.

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