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Tassazione ai fini IVA delle prestazioni rese in relazione al servizio di tesoreria

  • Giovedì 28 Maggio 2020
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  • Scritto da: Mira Redazione

I compensi richiesti dal tesoriere per la gestione delle operazioni di conto corrente sono sempre esenti da IVA, anche se determinati in modo forfettario o sottoforma di canone periodico. Questo è la conclusione dell’Agenzia delle Entrate fornita in un interpello richiesto da un istituto scolastico, in merito al trattamento IVA dei compensi da corrispondere all’istituto tesoriere. L’Agenzia delle Entrate ritiene che i servizi consistenti essenzialmente in operazioni di gestione del conto corrente, di incassi e di pagamenti, ordinati dalla Scuola, rientrino nell'ambito delle operazioni esenti ai fini IVA, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, n.1) del d.P.R. n. 633 del 1972. Così come i compensi relativi alle operazioni di pagamento mediante strumenti diversi dal bonifico o i compensi relativi all'attivazione e alla gestione di carte di credito trattandosi comunque di operazioni di pagamento. Invece, i servizi di custodia e di amministrazione di titoli e valori sono espressamente esclusi dal regime di esenzione dall'art. 10, comma 1, n. 4), e conseguentemente i relativi corrispettivi saranno da assoggettare all'aliquota ordinaria IVA. Con riferimento alle somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte dal Gestore in nome e per conto della scuola, purché   regolarmente documentate, si ritiene che le medesime non concorrono alla formazione della base imponibile, ai fini IVA, come previsto dall'articolo 15 del d.P.R. n. 633 del 1972.


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IVA Tesoreria

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