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Sbloccadebiti con verifica «futuribile»

  • Lunedì 15 Giugno 2020
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  • Scritto da: Mira Redazione

Sbloccadebiti con verifica «futuribile»

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

Tempi stretti per la richiesta di anticipazione di liquidità da parte degli enti locali. Si chiude il 7 luglio la finestra, che si apre oggi 15 giugno, entro la quale le amministrazioni devono presentare richiesta di accesso alla nuova operazione per il pagamento dei debiti commerciali esistenti a fine 2019 e ancora non pagati.

Se dalla Pcc risultano fatture risalenti al 2019 ancora da pagare, vale la pena di valutare l’opportunità, attivabile anche per il rimborso totale o parziale della parte capitale dell’anticipazione di liquidità prevista dalla manovra di bilancio 2020 ed erogata entro il 15 giugno. Sul nuovo strumento, gestito attraverso la Cdp, il Mef punta 8 miliardi a favore di enti locali e regioni e 4 miliardi a beneficio della sanità.

I passaggi operativi sono ben delineati dalla modulistica approvata con la convenzione Mef-Cdp. Il ricorso all’anticipazione di liquidità deve essere autorizzato con delibera di giunta (della quale vanno riportati gli estremi), da assumere secondo l’articolo 116, comma 1 del Dl 34/2020, esecutiva a tutti gli effetti di legge. Se l’anticipazione è destinata all’estinzione delle fatture o documenti equivalenti occorre allegare alla domanda di partecipazione una dichiarazione, sottoscritta dal rappresentante legale dell’ente, contenente l’elenco dei debiti da pagare con l’anticipazione, redatta utilizzando il modello generato dalla piattaforma certificazione crediti. Questa certificazione dovrà essere definitiva e contenere in relazione al pagamento dell’Iva dovuta sulle fatture in regime di split payment (con relativa quantificazione), se l’amministrazione intende pagarla con risorse proprie o mediante il ricorso all’anticipazione.

Leggi l’articolo completo sul sito de Il Sole 24 ORE.

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