Controlli/1 - I fondi legati all’emergenza sotto la
lente dei revisori
di Patrizia Ruffini
Aumentano
le responsabilità per i revisori degli enti locali sui preventivi 2020/22. I
controllori sono infatti chiamati a verificare l’attuazione delle misure
emergenziali adottate dal Governo e a esaminare l’equo bilanciamento fra le
finalità perseguite tramite esse e la tenuta degli equilibri di bilancio, anche
prospettici. Si inseriscono in questo nuovo contesto anche Le linee guida e i
questionari della Corte dei conti
sul bilancio di previsione 2020/22 (approvati con deliberazione della Sezione
Autonomie n. 8/2020), che sono un misto di forte timore per la
tenuta degli equilibri e di apertura verso gli interventi emergenziali (si veda il
Quotidiano degli enti locali e della Pa del 2 giugno). Le linee
guida intervengono infatti nel pieno dell’emergenza epidemiologica, che ha
portato fra l’altro allo spostamento al 31 luglio del termine per la
deliberazione del preventivo, anche ai fini della contestuale salvaguardia
degli equilibri.
Il complesso articolato di interventi e misure, contenute nel Dl 18/2020, nell’ordinanza della protezione civile n. 658/290209 e nel Dl 34/2020, incide anche sul riparto delle competenze e sul regime ordinario dell’esercizio provvisorio. L’attuazione delle verifiche dell’organo di revisione sono essenziali nel rilevare gli effetti sugli equilibri di bilancio. Nello specifico, le valutazioni dell’organo di revisione potranno focalizzarsi, affermano i giudici, su particolari profili della gestione economico-finanziaria con riferimento: alla corretta finalizzazione delle risorse liberatesi per effetto delle misure di alleggerimento, alla rimodulazione della spesa in ragione delle esigenze sopravvenute, alla gestione della liquidità, alla convenienza economica delle operazioni in tema di indebitamento anche alla luce dei criteri di sostenibilità.