Preventivi a settembre ma a giugno è ingorgo di
scadenze
di Anna
Guiducci e Patrizia Ruffini
É in
arrivo «un rinvio delle scadenze di bilancio in modo da consentire a Regioni e
Comuni di incorporare le risorse aggiuntive e poter assolvere ai loro
adempimenti di bilancio: la scadenza dovrebbe essere il 15 settembre». Sono le
dichiarazioni del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri rilasciate durante
la seduta della commissione Bilancio alla Camera in riferimento ai contenuti
del prossimo decreto (si veda Il
Quotidiano degli enti locali e della Pa del 25 giugno). Rileva in
particolare la promessa di «un doveroso ristoro ai Comuni» per le mancate
entrate fiscali e per la liquidità, in modo da «colmare il gap» fra quanto già
stanziato e quanto necessario per chiudere i bilanci.
Nelle more
della definizione dei provvedimenti attuativi sulla proroga del bilancio, il
calendario di fine giugno resta intasato dalla scadenza del rendiconto 2019 e
da parecchie ulteriori attività: versamento delle multe, Iva, relazione sulla
performance, deliberazione sulle somme non soggette ad esecuzione forzata,
PagoPa e novità in tema di Ordinativo Informatico di Pagamento.
Innanzi
tutto, il Dm 30 dicembre 2020 relativo alle disposizioni in materia di
destinazione dei proventi delle sanzioni a seguito dell'accertamento
delle violazioni dei limiti di velocità, ha previsto l'obbligo di versare
entro il 30 giugno 2020 (a regime il termine sarà il 30 aprile) il 50 per cento
dei proventi delle multe eseguite sulle strade di proprietà di altri enti.
Il 30 giugno
è anche il termine perentorio per l'invio della nuova certificazione attestante
il conseguimento del pareggio per il solo anno 2017 che gli
enti locali sono tenuti a presentare qualora la certificazione già trasmessa
nei termini di legge sia risultata difforme dalle risultanze del rendiconto di
gestione relativo a tale esercizio finanziario (comma 473-bis, articolo 1,
legge 232/2016).
In materia
di Iva, la novità consiste nella proroga di due mesi (disposta
dall'articolo 62, comma 1, del Dl 18/2020) rispetto al termine ordinario del 30
aprile, per la presentazione della dichiarazione annuale 2019
Nessuna variazione, poi, per la relazione sulla performance relativa all'anno 2019, da pubblicare sul sito, dopo la validazione da parte dell'organismo di valutazione.
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